martedì 26 agosto 2014

Ricominciamo.

E' un dato di fatto: diventare mamma è un'esperienza fagocitante. Assorbe il tempo, l'energia, la vita. Lo dimostra il fatto che negli ultimi 18 mesi io non abbia trovato cinque minuti per scrivere uno straccio di post in questo blog...e di materiale da scrivere ne ho avuto a iosa: decisamente non è da me. Non basta: oltre al blog, ho sacrificato il mio lavoro, le mie frequentazioni sociali, i miei hobbies...spesso (troppo spesso) anche il mio corpo. Del resto, quante di noi possono dire lo stesso!
Eppure, e anche questo è un dato, mai come prima abbiamo sentito la vita scorrere nelle nostre vene come da quando siamo diventate mamme.
Il fatto, credo, è che ci imbattiamo nella maternità come in ogni forma d'Amore. A volte lo scegliamo, a volte no: non è questo che conta. Ciò che conta è che la Vita irrompe nel nostro spazio, lo abita con una presenza che non chiede altro se non la libertà di esprimersi per quel che è. Ci parla attraverso voci, occhi, mani, sorrisi, lacrime, sovverte tutte le priorità. Giorno per giorno, ora per ora. Impossibile descriverla, documentarla, sintetizzarla. Possiamo solo seguirla, assecondarne il ritmo. E così facendo, impariamo chi siamo...davvero.
Non che ci sia in questo un punto di arrivo definitivo. E' proprio come con i nostri bimbi: ogni volta che pensiamo di averci capito qualcosa, qualcosa accade, qualcosa ci sorprende, e allora...ricominciamo da capo.

venerdì 8 febbraio 2013

Eccoci di nuovo qui...

E' passato oltre un anno dall'ultimo post, ovvero dall'ultima volta in cui ho trovato tempo e forze x stare al pc e scrivere in libertà. Allora Camillina aveva quasi 7 mesi. Poi sono cominciate le pappe: addio meraviglioso allattamento a richiesta...e via con il brodo vegetale e la crema di mais e tapioca da somministrare a orari regolari, via con pentole e omogeneizzatore e biberon, via con la logistica organizzativa necessaria per ogni spostamento da casa x oltre 3 ore... Ma che spettacolo vederla spalancare la bocca tutta contenta in attesa della pappa!
E nello stesso periodo sono comparsi...i dentini: fenomeno meraviglioso quanto terrificante x gli effetti sull'umore (diurno, ma soprattutto notturno) della creatura. Addio serene notti di sonno abbracciata al suo papà e...via con nottate insonni andando e venendo dal lettone alla cameretta, dove la piccola si svegliava 3, 4, 5, 10, 12 volte, disturbata da insondabili fastidi. A domanda "come mai?" (posta al pediatra, alla farmacista, alla nonna, all'amica mamma più esperta, l'unica risposta  era "eh, sono i dentini"... A oggi, i dentini sono arrivati quasi tutti (mancano solo i terribili canini), ma le notti di vero sonno per mamma e papà sono ancora una lontana utopia!
Verso gli 8-9 mesi è giunto il tempo del gattonamento (e vai con la blindatura di tutte le scale di casa con i cancelletti salvabimbo)...e poco dopo quello dei primi passi. Credo non esista al mondo un'emozione più bella e più forte del vedere il proprio cucciolo felice, che si avvia sulle sue gambine ancora incerte verso la vita e la scoperta del mondo! Corollario: il cucciolo non può più essere perso di vista un secondo, pena potenziali e incalcolabili danni. Risultato: l'equivalenza temporale tra "vita di mamma" e "accudimento del cucciolo" è...totale. Non che prima non lo fosse, ma almeno prima era possibile lavarsi i capelli accanto alla bimba messa in sicurezza nella sua sdraietta, o la sera guardare un film distesi tutti insieme (mamma, papà e creatura) sul divano...Da quando Camillina ha scoperto la possibilità di muoversi da sola, la stasi, come il sonno, è diventata un'utopia. E da lì, ogni giorno con lei è stata una scommessa, un'avventura, una scoperta. I primi gesti, le prime consapevoli espressioni d'affetto, le prime parole...
Nel mentre, allo scoccare dei suoi 10 mesi, ecco affacciarsi alla finestra della nostra vita Cecilia. Concepita con tutta la gioia, le speranze e l'incoscienza del caso, questa dolce sorellina di Camilla compie oggi otto mesi di gestazione...felicemente quanto faticosamente, per la mamma,  trascorsi senza riposo.
Ragion per cui oggi, per la prima volta dopo tempo immemorabile, mi ritrovo forzatamente distesa sul divano, con un pc sulle ginocchia, con un'ora di silenzio a disposizione per scrivere mentre ascolto Cecilia muoversi nel mio ventre, le rispondo con carezze e penso a quanta poca attenzione abbia potuto dedicarle fino a oggi. Ma poi penso che l'amore di mamma si dà in tante forme, nella quiete e nel caos quotidiano...spero di riuscire a comunicarlo sempre alle mie bambine con la stessa intensità. Tra un'ora Camillina uscirà dal nido (dove trascorre mezza giornata da qualche mese a questa parte): aspetto con gioia il momento in cui la vedrò corrermi incontro all'uscita, tutta sorridente, gridando "tao mammi!!!" Ed io nasconderò la fatica (fisica) di correre, a mia volta, per andarle incontro impedita dal pancione, ma troppo felice di poter abbracciare insieme i miei due angeli. Questa sera papà torna da una trasferta più lunga del solito, e noi non vediamo l'ora...
Il tango? Mai più vista una milonga. In compenso ho ballato un bellissimo walz sulle note di Desde el Alma, in cima a una montagna del Trentino, la scorsa estate, al suono di una fisarmonica. Ai piedi, miei e di mio marito, scarponcini da Trekking; Cecilia già nella pancia. Camillina ci guardava estasiata.

mercoledì 8 febbraio 2012

Dove cominci...Tu




Chi sei?
Non ti vedo
Ancora
Non ti sento,
Ma so che ci sei
E allora
Come un segugio inseguo
In quel piccolo rigonfiamento del mio ventre
Tracce di te.
 
Dove sei?
 
Spazio vuoto
di ricordi
Un gomitolo di sogni stropicciati
Discordi
Intimiditi
Sfiorano i sensi e

Lentamente prendono forma:
La Tua.
 
Come sarai?
 
Uso mani per cullare
Chi parole non può udire
Ancora
Un canto forse sì potrebbe
Sentire
Se solo io lo sapessi intonare
Per te accarezzo
Un pianoforte scordato
Tra le dita ridestando
Memoria.   
Quale sarà il tuo nome?
 
Nel silenzio
Invisibile ti muovi
Al tocco delle mie mani
E nel mare quieto
Di questo nuovo Amore
E’ difficile intuire
Dove finisco io
E cominci Tu

Gli irrinunciabili (vademecum della mamma organizzata)

Tra i tanti oggetti per neonati acquistati e/o ricevuti in regalo, eccone alcuni di cui Camilla ed io non vorremmo mai fare a meno, perchè rendono confortevole e bella la nostra vita...
La fascia-marsupio: meraviglioso sistema porta bebé che associa alla praticità il pregio di assecondare l'intimità tra mamma e bambino...per la felicità di entrambi! Col bimbo nella fascia, la mamma ha braccia e mani libere (è in grado di fare quasi qualunque cosa, dal lavoro al pc ai mestieri in casa)...Il bimbo riposa sul cuore della mamma, cullato dal suo respiro: si rilassa molto facilmente e riposa più a lungo, si sente al sicuro vicino alla mamma senza esserne l'unico centro d'attenzione ed essendo indirettamente coinvolto nelle conversazioni, impara a gestire i tempi del dialogo. A oggi, per Camilla non esiste luogo più gradevole dove schiacciare un pisolino o dove rifugiarsi quando qualcosa le fa paura. Di fasce marsupio ne esistono di tante marche e diversi prezzi: il miglior rapporto qualità-prezzo noi l'abbiamo trovato qui: http://www.cosedabimbi.it/Fascia-ConTe.htm

Il "salsiccione", ovvero il cuscino da allattamento. Anche di questo esistono diverse versioni: noi abbiamo scelto il "ciambellotto" dalla forma flessibile e imbottito in pula di farro (antiallergica e antiacaro). Oltre che facilitare l'allattamento al seno salvando la schiena della mamma da dolori fastidiosi dovuti alla postura "scomoda", questo fantastico oggetto è utile per sostenere e contenere il bimbo, in tutta sicurezza, in tante diverse situazioni. Camilla adora dormire e giocare nel suo salsiccione posto sul divano, sul tappeto...sulla scrivania di fianco al pc di mamma, al centro della tavola mentre mamma e papà mangiano...qualche sera fa abbiamo sperimentato il salsiccione con Camillina dentro anche al ristorante (ed è stato un successo!) Il nostro salsiccione l'abbiamo trovato qui: http://www.cosedabimbi.it/ciambellotto_morbidello.htm

La borsa per il cambio, indispensabile strumento i libertà negli spostmenti. L'abbiamo cercata in lungo e in largo. Il fatto è che la volevamo assolutamente BELLA, oltre che comoda...ma sembrava chiedere troppo. Infine l'abbiamo ordinata online, grazie a questa video recensione: http://aprovadimamma.blogspot.com/2011/05/borsa-per-il-cambio-laessig-shoulder.html 
Più che una borsa sembra Eta Beta...ci entra anche Corollina, la bambola di Camilla...ed è decisamente "stilosa": adata per tutte le occasioni, non sfigura mai! Per acquistarla: http://www.bimbonet.it/prodotto-144690/Borsa-Shoulder-Laessig.aspx

E infine...i pannolini lavabili: una sfida vincente! Ecologici (importante, per chi ama la natura), naturali (con benefico effetto sul delicato culetto di Camilla), economici (considerando l'ammortamento sul medio lungo periodo) e naturalmente...BELLI, almeno quelli che abbiamo scelto noi (in fibra di bamboo e coloratissimi): http://www.mammaecologica.com/pannolini-pocket/pannolino-lavabile-pocket-in-bamboo-charcoal-chiusura-in-velcro-pandi.html 
Taglia unica (regolazione con bottoni) e chiusura in velcro: vestono bene fin dalla seconda-terza settimana di vita del bimbo, si lavano in lavatrice, asciugano in fretta...E infine Camilla col pannolino in tinta col vestitino, si sente elegantissima...












martedì 7 febbraio 2012

Dalla milonga al "nido": metamorfosi di una falena in un'ape (regina)



Camilla è entrata nella mia vita come una musica. Così era stato per suo padre. Così è stato per ogni cosa che abbia contato nei miei trentotto anni di storia, di cui nulla si perde, anche se non tutto si vede in superficie. Come, per esempio, i sette paia di scarpe da tango - emblema della mia conquistata femminilità - che giacciono (dimenticate?) nel cassetto di un armadio, sommerse da più recenti oggetti di ordinaria e familiare utilità. Dimenticate? No. Di tanto in tanto mi scopro ad accennare distrattamente passi di ballo mentre cucino, o cullo la mia bambina. Quella meravigliosa sensazione di equilibrio che consente al corpo di muoversi armonicamente nello spazio, con tutto il suo peso e senza forzature (il segreto del "vero" movimento), disegnando forme sensuali...i miei piedi la conservano ostinatamente, e la ricercano in ogni momento. Eppure da oltre un anno non vedo una milonga e da molti mesi le notti non sono scandite da ritmo di tandas, ma da poppate, pannolini e dalle piccole conquiste di una creatura che giorno dopo giorno impara a sorridere, toccare, comunicare... Ora che tutto il mio tempo è felicemente dedicato a Camilla e al suo papà, mi chiedo che ne sia della falena che si perdeva nelle note di Evaristo Gallego e soleva uscire per ultima dalle sale da ballo tre, quattro, cinque volte a settimana, sfiorando i sensi e i sogni di ballerini sconosciuti.
Ebbene, è accaduto questo: ho incontrato l'Amore. Mi è entrato dentro quasi sottovoce e dolcemente ha colorato di sè le sfumature della mia anima. Da quel momento di quest'Amore non ho più potuto fare a meno. Nemmeno per poco, un giorno, un'ora. Mi riempie, mi scorre attraverso, trabocca...la felicità. E pur tra mille quotidiane domande sul futuro, è il presente che occupa tutto lo spazio. Non ho smesso di ballare il tango. Solo...ora vivo come prima danzavo. Perdendomi ogni istante nello stupore profondo che la vita mi regala.
Questo blog è dedicato a mia figlia, a tutte le donne che a un certo punto si sono scoperte "mamme", e a tutte le mamme che si scoprono "donne" ogni giorno e ogni giorno inventano forme nuove per far rivivere l'antico e profondo mistero della Bellezza.